Torna il lattaio all'alba nelle case dei giovani londinesi
Suona il "Milkman",
latte fresco a casa
ALESSANDRO CARLINI DA LONDRA
Il "milkman" è tornato alle porte dei britannici, quelle dei giovani londinesi in particolare, per consegnare le sue bottiglie di latte fresco in vetro prima che tutti si sveglino e facciano colazione. Ricompare così una figura tipica della tradizione inglese, un pezzo di storia che era andato scomparendo col successo delle grandi catene di supermercati, dei prodotti in svendita e del latte nei contenitori di plastica. Con la sensibilità ambientalista sempre più diffusa fra i "millennials" e gli "young professionals" si sta assistendo, come dicono i media e confermano i maggiori produttori, a un ritorno al passato: tanti preferiscono le bottiglie di vetro, riciclabili, ancora meglio se recapitate tintinnanti all’ingresso di casa, anche se costa un po’ di più ma è un lusso che molti si vogliono concedere. Felici di una tradizione come tante altre tornate di moda in questa Gran Bretagna governata dai Conservatori e ai tempi della Brexit, in cui è normale riscoprire le vecchie abitudini non più amate solo dai nostalgici della Old Britannia. Ed ecco quindi che c’è la corsa ai prodotti tipici, alle ricette perdute del passato, si fa il pane come una volta, spuntano forni all’insegna dei prodotti biologici e locali un po’ ovunque, insieme al latte vengono consegnati anche uova, miele, frutta e verdura.
E il "milkman" è una sorta di "re" del revival: a bordo del suo caratteristico furgone coi colori di una mucca pezzata e un paio di corna sul tetto che scorrazza alla mattina nelle vie residenziali della capitale. Non si sente il rumore del motore, perché il veicolo è rigorosamente elettrico, e così non disturba il sonno di quanti di lì a poco si prepareranno per la giornata. Stando ai dati, negli ultimi due anni il fenomeno è aumentato in media del 25%. Per la Dairy Uk, che riunisce le compagnie del settore, si parla di oltre un milione di consegne al giorno. La società leader, Milk&More, vede una media di 2500 nuovi clienti ogni mese, soprattutto concentrati a Londra.
L’azienda, che ha sede nel sud-ovest della capitale, era di proprietà della Dairy Crest, che l’ha venduta nel 2016 al colosso tedesco Müller, segno che anche i grandi vedono possibilità di sviluppo in questo mercato non più di nicchia. Può contare su un piccolo esercito di 1200 dipendenti, uomini e donne, che fanno le consegne a domicilio: si calcola che ogni anno servano 750 mila clienti sparsi nel Regno.
"Il lattaio torna così ad essere una figura molto importante nella vita di una comunità locale - ha detto Patrick Müller, "ceo" della Müller Milk&Ingredients (la sussidiaria britannica della multinazionale fondata in Germania) -, non consegna solo latte, ma anche prodotti a chilometro zero, in modo puntuale e creando un rapporto diretto coi consumatori". Alla base del servizio c’è il riciclo del vetro, con le bottiglie vuote che vengono rese. Ci sono anche aziende di dimensioni minori, come la Parker Dairies, distributore a conduzione famigliare con sede nel quartiere londinese di Woodford Green. Serve circa 11 mila clienti, fra famiglie, scuole e uffici, con l’impegno tassativo di consegnare il latte entro le otto di mattina. I milkmen di Londra non hanno dubbi quando devono spiegare da cosa sia mai rinata questa abitudine: dagli appelli ambientalisti lanciati da David Attenborough, il seguitissimo divulgatore scientifico e star della Bbc, che ha dichiarato guerra alla plastica.
17.11.2019