Appello del segretario dell'Onu Antonio Guterres sul clima
"Lo stato d'emergenza
per poter salvare la Terra"
R. C.
"Serve lo stato d’emergenza" sul fronte dei cambiamenti climatici. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello alla comunità internazionale ribadendo l’urgenza di unire gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di abbattere le emissioni del 45 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010. Guterres è intervenuto al summit di Londra organizzato per rilanciare gli accordi di Parigi, firmati proprio il 12 dicembre di cinque anni fa, quando per la prima volta nella storia oltre 190 Paesi si erano impegnati per l’ambiente.
Il testo dell’accordo di Parigi prevede che tutti i Paesi firmatari si impegnino per contenere la temperatura media globale entro 2 gradi centigradi, facendo tutto il possibile per non superare i 1.5. Ma non tutti hanno rispettato gli impegni, anzi quasi nessuno. Tanto che la comunità scientifica ha più volte sottolineato come i leader mondiali non stiano mantenendo gli accordi presi a Parigi. L’aumento medio della temperatura è oggi pari a 1.2 gradi. E solo tre insospettabili Paesi hanno approvato un piano per ridurre le emissioni di CO2 e la dipendenza globale dalle fonti fossili e per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi: il Marocco, la Costa Rica e il Gambia. Lo ha stabilito il Climate Action Tracker (Cat), un’analisi scientifica indipendente prodotta da tre organizzazioni di ricerca che monitorano l’azione per il clima. Hanno stilato una classifica che è il risultato delle misure messe in campo dai diversi Paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Parigi. Oltre i tre Paesi citati, anche l’India ha migliorato le sue posizioni, dopo che il governo ha stabilito l’obiettivo di generare il 40% di energia attraverso fonti "rinnovabili" entro il 2030.
Un capitolo a parte meritano gli Stati Uniti. Il Climate Action Tracker ha classificato la politica ambientale di Washington "insufficiente". L’amministrazione di Donald Trump aveva portato il Paese fuori dal patto sul clima. Ma ora la politica è cambiata. "Gli Stati Uniti - ha detto il presidente eletto, Joe Biden - torneranno agli accordi di Parigi nel primo giorno della mia presidenza e io inizierò immediatamente a lavorare con i miei interlocutori nel mondo per fare tutto il possibile, compreso convocare un summit sul clima con i leader delle maggiori economie durante i miei primi 100 giorni alla presidenza".
12.12.2020