Il virus non rispetta nessuno. Non conosce confini, lingue, tradizioni e religione. Non rispetta neppure Ganesh, il Dio dell’intelligenza, della prosperità e della saggezza che si celebra con una serie di suggestive e colorate manifestazioni in India tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Quando tanti fedeli invocano aiuto per superare situazioni difficili come la pandemia. La festa prevede processioni sino al mare. E allora succede che un volontario debba indossare una mascherina protettiva e mettersi a disinfettare una piattaforma al Dio Ganesh, in un tempio realizzato per la festa religiosa indù, che ha antiche origini che affondano attorno alla metà del 1600. Quando c’erano altre carestie e pandemie ma ancora non si conosceva il Covid-19. Quel virus che in India ha infettato 2.836.925 di persone e ha provocato 53.886 morti.